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mercoledì 16 febbraio 2011

Già ai tempi del Regno di Napoli !!

E’ notizia di oggi che una sentenza della Cassazione ha decretato che la Regione Campania deve sborsare 250 milioni di euro per finanziare 108 mila famiglie campane escluse dalla graduatoria per il sussidio di povertà stanziato dalla giunta regionale nel 2004. L’assegnazione del cosiddetto reddito di cittadinanza, definita dagli organi di stampa "un’elemosina di Stato" fortemente voluta per iniziativa di Rifondazione Comunista, era prevista per le prime 18 mila famiglie in graduatoria. La Corte di Cassazione, con propria sentenza, ha invece stabilito che «una volta accertato il non superamento del limite di reddito la prestazione economica spetta a tutti gli aventi diritto, fra i quali devono essere suddivise le risorse disponibili. Non trova giustificazione, invece, la destinazione delle risorse mediante attribuzione dell’intero importo — nel tetto massimo di 350 euro mensili — ad alcuni soltanto degli aventi diritto, secondo minor reddito, con esclusione degli altri, secondo la distinzione fra “domande ammesse e finanziate” e “domande ammesse non finanziate». Un’altra gatta da pelare per il nuovo governatore della Campania Caldoro, che si trova a gestire un’eredità fin troppo pesante e scomoda. E mai come adesso, risultano di grande attualità le parole che Francesco Nitti scriveva a Giustino Fortunato nel 1901: “Quando io penso a tutte le cose buone che si possono fare, a tutto il male che si è fatto; quando vedo ciò che siamo e ciò che possiamo diventare, non uno sforzo mi pare eccessivo, né una pena più grande. Durerà forse a lungo questo regno dei mediocri?”.

Raffaele

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