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sabato 14 maggio 2011

Nomadi, Santori (PdL): Class action contro chi attenta alla salute dei minori.

“E’ un fatto incontrovertibile che numerosi minori rom rimangono assenti dalla scuola spesso per oltre 15 giorni, e rientrano senza uno straccio di certificato medico.

“Denunciare per istigazione all’odio razziale chi ha semplicemente chiesto che i bambini rom siano mandati a scuola nel rispetto delle più elementari norme di igiene per evitare di favorire infestazioni da pidocchi, è solo l’assurda strumentalizzazione di una sinistra che non sa più che cosa dire per difendere posizioni talmente ottuse da rasentare la follia. Per i piccoli romani non  si è costretti a fare richieste di certe profilassi semplicemente perché non ce n’è bisogno: i genitori mandano a scuola i loro figli secondo le regole dell’igiene e del decoro, della dignità e del rispetto degli altri. E proprio in difesa di queste famiglie, italiane e straniere, proporremo una class action contro coloro che mandano in classe gli alunni senza rispetto per l’igiene, ma anche contro chi, come certi esponenti di sinistra e di alcune associazioni, si schiera dalla parte di quei nomadi che, con il loro comportamento, mettono a rischio la salute pubblica nelle scuole e sui mezzi pubblici”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, che si schiera a difesa degli esponenti del Movimento per l’Italia minacciati di denuncia “per aver lanciato un appello alla tutela della salute negli istituti scolastici”.
“E’ un fatto incontrovertibile che numerosi minori rom rimangono assenti dalla scuola spesso per oltre 15 giorni, e rientrano senza uno straccio di certificato medico. Invitiamo i dirigenti scolastici, in questi casi, a non riammetterli: la loro vita quotidiana è infatti sotto gli occhi di tutti, basta vedere cosa accade in queste ore alla Magliana, dove decine di rom vagano con i bambini al seguito, quelli stessi che dovrebbero andare a scuola e invece trascorrono le giornate buttati sui marciapiedi in mezzo all’immondizia ed esposti, loro per primi, ad infezioni e contagi”, conclude Santori.

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